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248 che cosa è l’arte?

di condurre il mio lavoro sino alla fine. Ora finalmente sono riuscito a terminarlo; e per cattivo che esso sia, spero almeno di non essermi ingannato nel pensiero che ne forma la base e che consiste a considerare l’arte del nostro tempo come incamminata per una falsa strada. Possa dunque il mio lavoro non rimanere senza frutto! Ma affinchè l’arte riesca a uscire dalla falsa strada e a ritornare al suo uffizio naturale, occorre che un altro ramo non meno importante dell’attività intellettuale degli uomini, cioè la scienza, colla quale l’arte si trova sempre in rapporto di stretta dipendenza, occorre che anch’essa abbandoni la strada falsa nella quale si trova.

L’arte e la scienza stanno tra di loro in un rapporto tanto stretto quanto è quello dei polmoni e del cuore; e se uno dei due organi è alterato, l’altro non può più funzionare normalmente. La vera scienza insegna agli uomini le cognizioni che debbono avere per essi la maggiore importanza e dirigere la loro vita. L’arte trasporta codeste cognizioni dal dominio della ragione in quello del sentimento. Perciò se il cammino seguito dalla scienza è cattivo, il cammino seguito dall’arte sarà pure cattivo. L’arte e la scienza s’assomigliano a quei battelli che vanno a