Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
Che cosa dovrà essere l’arte dell’avvenire | 243 |
venire non sarà punto immiserito, ma allargato, quando quest’arte avrà per oggetto di trasmettere i sentimenti vitali, i più generali fra tutti, i più semplici, i più universali. Nella nostra arte d’ora non si considerano come degni d’essere espressi dall’arte che i sentimenti particolari d’uomini in una certa situazione eccezionale, e si esige per giunta che siano espressi in un modo raffinatissimo, inaccessibile alla maggioranza degli uomini. E si ritiene indegno di fornir materia all’arte tutto l’immenso dominio dell’arte popolare e infantile: i proverbi, le canzoni, i giuochi, le imitazioni, ecc. Ma l’artista dell’avvenire capirà che produrre una favola, una canzone, purchè commovano, produrre una farsa, purchè diverta, disegnare una figura che rallegri delle migliaia di bambini e di adulti, che tutto ciò è molto più fecondo e più importante che produrre un romanzo, o una sinfonia, o un quadro, che divertiranno per qualche tempo un piccolo numero di ricchi, e poi si sprofonderanno per sempre nella dimenticanza. Ora il territorio di questa arte dei sentimenti semplici, accessibili a tutti, è immenso, e si può dire non sia mai stato toccato.