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L’arte buona e l’arte cattiva 197

questa opinione è ritenuta quella delle classi più colte della nostra società. Degli uomini, che non volendo riconoscere il vero senso del Cristianesimo, inventano ogni sorta di dottrine filosofiche ed estetiche per nascondere ai propri occhi l’irragionevolezza e la bassezza della loro vita, tali uomini non possono avere altra opinione. Sinceramente o no essi confondono l’idea d’un culto religioso con quella d’una coscienza religiosa; e respingendo il culto, s’imaginano di respingere colla medesima mossa la coscienza religiosa. Ma tutti questi assalti contro la religione, e questi tentativi di stabilire una filosofia contraria alla coscienza religiosa del nostro tempo, tuttociò prova abbastanza chiaramente che questa coscienza esiste, e che essa accusa la vita degli uomini che l’attaccano, e la contraddice.

Se nell’umanità c’è un progresso, cioè un cammino per cui s’avanza, dev’esserci necessariamente qualche cosa che designi agli uomini la direzione da seguire in questo cammino. Ora questo è sempre stato il compito delle religioni. Tutta la storia ci mostra che il progresso dell’umanità è sempre avvenuto sotto la guida d’una religione. E poichè il progresso non s’arresta, poichè in conseguenza