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L’opera di Wagner 181

minava la turba dei cittadini, uomini indifferenti all’arte, o tali che la capacità d’esserne tocchi era in essi pervertita e in parte atrofizzata; e costoro si schieravano servilmente coll’opinione dei principi, dei caporioni della finanza e altri dilettanti, che alla loro volta abbracciano sempre le idee di coloro che esprimono il loro parere più forte e con maggior baldanza. — “Oh! che poesia! che meraviglia! principalmente gli uccelli! Ah sì! m’arrendo!„ Così esclama tutta quella folla ripetendo a gara ciò che ha or ora udito affermare dagli uomini di autorità riconosciuta.

Ciononostante forse ci sono delle persone che si sentono urtate dall’assurdità e dalla volgarità di questa così detta arte nuova; ma tacciono timidamente, come un uomo digiuno rimane silenzioso e timido quando sì vede circondato da ubbriachi.

E così avviene che, grazie alla maestria prodigiosa con cui contraffà l’arte senza aver nulla di comune con essa, un’opera grossolana, bassa e vuota di senso si trova ammessa dal mondo intiero, costa per la rappresentazione migliaia di rubli, e contribuisce sempre più a pervertire il gusto delle classi superiori, allontanandole sempre più dall’arte vera.