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L’opera di Wagner | 167 |
per ciascuno dei personaggi; e ogni volta che il personaggio così designato entra in scena, l’orchestra ripete il suo leit-motiv, e ogni volta che si fa allusione a qualcuno dei personaggi, l’orchestra ripete il leit-motiv di questo personaggio. Tutti gli oggetti hanno anch’essi il loro leit-motiv.
C’è il motivo dell’anello, il motivo dell’elmo, il motivo del fuoco, della lancia, della spada, dell’acqua, ecc; e l’orchestra ripete codesti motivi non appena si fa menzione di questi diversi oggetti. Ma ritorno al racconto della rappresentazione.
L’attore munito del corno apre la bocca in modo non più naturale di quello che facesse il gnomo, e continua per un pezzo, con una specie di canto, a gridare certe parole, e Mime, il gnomo, gli risponde nello stesso modo. Il senso di questa conversazione non si può indovinare che leggendo il libretto; vi apprendo che Siegfried è stato allevato dal gnomo, per la qual cosa egli lo detesta e cerca sempre d’accopparlo. Il gnomo ha fabbricato una spada per Siegfried, ma questi non ne è soddisfatto. Il dialogo dura una buona mezz’ora e occupa dieci pagine del libretto. Ci fa sapere che la madre di Siegfried lo ha messo al mondo in un bosco, che suo