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L’opera di Wagner | 163 |
ragione del fatto è questa, che nella musica di Wagner il senso sta nelle parole e non nella musica.
La parte musicale di questi drammi di Wagner mi fa pensare al caso d’uno di que’ versificatori abili e vuoti, come ora n’abbiamo in abbondanza, che concepisse il progetto d’illustrare coi suoi versi una sinfonia o una sonata del Beethoven, o una ballata dello Chopin. Sulle prime battute, improntate d’un carattere speciale, egli scriverebbe dei versi corrispondenti, secondo lui, al carattere di quelle battute. Sulle battute seguenti di carattere diverso scriverebbe degli altri versi corrispondenti a queste. E codesta nuova serie di versi non avrebbe alcun intimo rapporto colla prima, e, inoltre, tutti i versi non avrebbero nè ritmo nè rime. Ora supponete che un poeta simile reciti, senza la musica, i versi così composti, avrete un’imagine esatta di ciò che è la musica delle opere di Wagner, allorchè la si ascolta senza le parole.
Ma il Wagner non è solamente musicista, è anche poeta. Dunque, per giudicarlo, bisogna conoscere anche la sua poesia, quella poesia a cui egli pretende di subordinare la musica. Il principale dei suoi lavori poetici è L’anello dei Nibelunghi. Ho letto colla mas-