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Critica d’arte e insegnamento artistico | 155 |
come hanno disegnato e dipinto i maestri precedenti, e a rappresentare il nudo, cioè quello che si vede meno nella realtà e che l’uomo occupato della realtà ha meno occasione di dipingere. Quanto alla composizione, la s’insegna ai giovani proponendo loro dei soggetti uguali a quelli che sono già stati trattati da maestri celebri.
Parimenti nelle scuole d’arte drammatica s’insegna agli alunni a recitare dei monologhi esattamente come li recitavano gli attori famosi.
Lo stesso si fa nella musica. Tutta la teoria della musica non è che una semplice ripetizione dei metodi, dei quali si sono valsi i musicisti celebri. Quanto all’esecuzione musicale, essa diventa sempre più meccanica, e pari a quella d’un automa.
Un giorno il pittore russo Brulof, correggendo uno studio d’un suo allievo, vi fece un paio di ritocchi, e subito lo studio mediocre assunse l’espressione della vita. — “Come! ci avete appena dato un tocco, ed eccolo cambiato per intiero! — Egli è che l’arte comincia dove comincia questo tocco„, rispose Brulof.
Nessun’arte dà tanto rilievo alla giustezza di questa idea quanto l’esecuzione musicale.