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La contraffazione dell’arte |
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mento, ma semplicemente un’azione sui nostri nervi. Quando un pittore rappresenta con esattezza perfetta una ferita che sanguina, la vista della ferita mi colpisce, ma non è arte. Una nota tenuta a lungo sopra un organo ci produce l’impressione di stringere il cuore e può giungere fino a farci piangere; ma in quel fatto non c’è musica, perchè non c’è l’espressione di alcun sentimento. Tuttavia tali effetti fisiologici vengono ogni giorno presi per dell’arte dalle persone della nostra società, e ciò non soltanto nella musica, ma nella poesia, nella pittura, nel dramma. Non c’è in verità nessuna facezia più amara di quella che consiste nel dire che l’arte del nostro tempo ci “raffina„. Al contrario l’arte non ha mai seguito tanto l’effettaccio volgare, non è mai stata più grossolana. L’Europa intera ammira e acclama un nuovo dramma, com’è per esempio la Hannele di Gh. Hauptmann, in cui l’autore s’è proposto d’intenerirci a proposito d’una ragazza perseguitata. Per eccitare in noi questo sentimento col mezzo dell’arte, poteva o incaricare uno de’ suoi personaggi d’esprimere la sua pietà per la ragazza in un modo che ci commovesse, o descrivere con verità i sentimenti della ragazza. Invece egli, non potendo o non vo-