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La ricerca dell’oscurità 109

un semplice spasso. Ora ogni spasso troppo ripetuto finisce coll’annoiare. Quindi per rendere di nuovo sopportabile un passatempo che ci annoia, occorre rinfrescarlo.

Quando si è sazi del boston, si gioca a whist; se il whist ci ha ristucchi, ci volgiamo al picchetto, e dopo questo all’écarté, e via dicendo. La sostanza del trastullo rimane la stessa; cambia soltanto la forma. Così avviene per codest’arte; la materia che le appartiene s’è ristretta a segno, che oramai agli artisti delle classi superiori sembra che tutto sia rifritto, e non ci sia più nulla da dire. Quindi il bisogno di cercar sempre delle forme nuove per rinfrescare l’arte loro.

Il Baudelaire e il Verlaine inventarono per l’appunto delle forme nuove, le condirono di particolari pornografici ai quali prima di loro nessuno s’era degnato di abbassarsi; tanto bastò perchè fossero salutati grandi scrittori dai critici e dal pubblico delle classi colte.

Il successo non solo del Baudelaire e del Verlaine, ma di tutta la scuola decadente, non si spiega altrimenti. Ci sono in particolar modo delle poesie del Mallarmè e del Maeterlinck che, a leggerle, sono prive di senso, e nonostante questa graziosa loro proprietà, anzi forse per questa, si stampano a decine