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66 | Che cosa è l’arte? |
fezie, dai salmi, dall’epopea della Genesi. E si considera come arte cattiva tutto ciò che si oppone a quell’ideale, come a dire l’espressione d’un culto verso divinità straniere, e gli altri sentimenti incompatibili colla legge di Dio.
Invece nel caso dei Greci, quando la religione spiega il significato della vita riponendolo nella felicità terrena, nella forza e nella bellezza, si considera arte buona quella che esprime l’allegrezza e l’operosità della vita, e cattiva quella che ispira sentimenti di mollezza o d’avvilimento. Il significato della vita essendo riposto, come presso i Romani, nel collaborare alla grandezza della nazione, o, come presso i Cinesi, nel rendere onore ai maggiori, e perpetuare il loro genere di vita, si reputerà naturalmente arte buona quella che esprime la gioia del sacrifizio personale per il bene della nazione, oppure il rispetto verso gli antenati e il desiderio d’imitarli; e cattiva ogni arte che bandisca sentimenti opposti. Quando poi il significato della vita sta, come presso i buddisti, nel liberare l’uomo dal giogo dell’animalità, sarà buona l’arte che innalza l’anima deprimendo la carne, e cattiva quella che preconizza sentimenti atti a favorire le cupidigie materiali.