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VIII

eppure spremute con inauditi tormenti, parvero cosa tanto orrenda e, come scrive il Nardi, «da gran tempo in qua forse non più seguita tra’ cristiani in una guerra civile»; che le menti ne furono dapprima sbigottite, e poi gl’ingegni si adoperarono per mandarne ai lontani la narrazione ed ai posteri: di guisa che forse non vi ha altro fatto, che da tanti venisse cantato in rime più o meno passabili, descritto da tante penne, che non essendo di uomini per professione letterati registrarono tutti i particolari con quella semplice forma che, appunto perchè niente abbellisce, è gran suggello di verità.

Se non che, più del numero di quelli cui piacque descrivere in versi in prosa il miserando Sacco, deve farci stupire l’animo che essi dimostrarono verso il primo autore di quella carnificina, che fu la casa de’ Medici. Bisogna sentire come