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ingenera anfibologia e confusione. Confusione che cresce quando ai termini dialettali italiani, s’aggiungano i termini dialettali stranieri e per lo più di tipo antiquato, delle oasi linguistiche slave — albanesi-greche — tedesche, straniere in genere, che si hanno in Italia e la cui nomenclatura non dovrebbe mancare nell’ideata raccolta.

Errori di tal genere non sono rari nelle carte topografiche, nelle guide ecc. Per es. ho trovato scritto per il Trentino (Val di Ledro) rio Assat e pei Tredici Comuni val Progno, mentre assat in Val di Ledro è nome comune che indica rivo, e progno nei XIII Comuni è sinonimo di valle o vallone. Per il Friuli altri ebbe a notare un rio Poch, un monte Gora, un monte Kuk, dove, nelle parlate slave gora e kuk indicano monte e poch, nelle tedesche, torrente, ruscello1.

6. Questi argomenti da me addotti sono di carattere geografico, ma altri molti e validi possiamo addurne che hanno un valore per la scienza in genere. Tutto ciò che si adduce in favore della toponomastica si può e si deve ripetere per lo studio dei nomi comuni dei fenomeni fisici ed antropogeografici: anzitutto il nome del fenomeno — non essendo questo a tutti noto e da tutti osservato — subisce minori alterazioni del nome proprio di luogo, ci dà quindi una forma antiquata, più vicina all’originaria e di maggior importanza per il filologo; in secondo luogo, molto spesso, il nome del fenomeno si identifica col nome proprio locale e quindi serve a spiegare il nome proprio.

7. Accennai prima alla deficienza dei termini scientifici nei vocabolari italiani, ma essa è assai più grande nei vocaboli vernacoli italiani ed è una deficienza che non sempre può esser colmata dal linguista; occorre che gli venga in aiuto il geografo e gli porti il suo contributo di lavoro in prò della coltura generale. Ma v’ha ancor di più.

8. Se gli studi di toponomastica ci possou far risalire all’istoria antica e alla preistoria degli abitatori di una regione, la nomenclatura dei fenomeni geografici può farci conoscere lo sviluppo intellettuale e morale di questi prischi abitatori. Consultando un vocabolario dei fenomeni fisici noi possiamo farci la domanda: Quali criteri hanno spinto i primi abitatori alle diverse denominazioni? che cosa colpì maggiormente la loro intelligenza? La risposta a questa domanda può esser varia: nella parola si può vedere se ha predominato l’osservazione dei caratteri estetici del fenomeno, oppure la ricerca della genesi, o la relazione con fenomeni analoghi di altre regioni,



  1. G. MARINELLI. Nomi propri orografici. Alpi Carniche e Giulie. — Udine 1872, pag. 18 e seg.