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28 Battisti: Gli alpini

saprei tesser la storia bellissima delle compagnie alpine e degnamente dirla in questa Milano che ospita il senatore Perrucchetti, il generale illustre, che, quarantatre anni or sono, dettava il primo programma d’organizzazione delle milizie alpine. Ben può Egli dirsi oggi felice del modo con cui la sua proposta s’è realizzata e della bontà ormai largamente sperimentata della sua iniziativa.

L’autonomia ampia di cui usufruiscono le compagnie alpine, le dotazioni di mezzi di cui dispongono, per cui ciascuna può e deve amministrarsi da sè, e provvedere a tutti i propri bisogni, sono valse a render quest’arma più rapida nelle sue funzioni, più libera nei suoi movimenti, più compatta e completa nella sua organizzazione.

Una compagnia alpina è un piccolo mondo a sè. Aleggia su tutto uno spirito di ben intesa autonomia e tutti i componenti son vincolati da un legame profondo di solidarietà.

L’affetto e la buona armonia fra soldati e ufficiali, la reciproca stima e il comune consentimento al dovere verso la patria sono le caratteristiche di tutto l’esercito