Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
Battisti: Gli alpini | 17 |
rebbe stata di poche ore, durò tutta una notte. E quella, confrontata ai cómpiti dei giorni seguenti, fu impresa facile.
Occupar la forcella non era che occupar un punto; bisognava occupar tutte le creste del circostante anfiteatro, da una parte fino al Tonale, dall’altra per chilometri e chilometri, lungo i monti di Ercavallo, fino alle montagne dello Stelvio.
Chi abbia vaghezza di sapere che genere di monti siano quelli a destra e a sinistra del Montozzo, consulti qualcuna fra le migliori descrizioni turistiche della Valcamonica. Troverà un grande numero di cime indicate come di accesso impossibile dal versante nostro; troverà altre con indicazioni di questo genere: «La cima o il valico fu superato una sola volta dal tal dei tali», inglese o tedesco; oppure: «Ripetute spedizioni di salita fallirono»; oppure: «L’unico tentativo di salita finì con una catastrofe».
Su tutte queste cime, su tutte queste creste dovettero spingersi i nostri alpini, nella stagione della neve; e vi riuscirono.
Vi andava prima una pattuglia di alpini
Battisti. | 2 |