Pagina:Cesare Balbo - Delle speranze d'Italia.djvu/67


35


CAPO QUINTO.

della confederazione degli stati presenti


1. Ma il fatto sta che tutti questi o rimasero puri sogni ineseguiti o passarono tutt’al più ai primi e vani atti d’esecuzione; che la loro stessa moltiplicità e la loro non riuscita provano il piccol numero di chi s’abbandonò a ciascuno, o forse a tutti insieme; che la grandissima pluralità degli Italiani, tutti quelli di qualche pratica o di qualche senno, non tennero nè tengono per possibile nè desiderabile nè niuno sminuzzamento nè niuna riunione universale degli Stati esistenti; e che non desiderano, non sono pronti a promuovere di lor concordia, se non quel progredir dalle cose presenti alle future, il quale fu sempre il solo giusto e il più util modo di mutazioni, ed è desiderio, vanto, carattere, virtù speciale dell’età nostra.

2. Ora, quando un’opinione si vien facendo