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delle speranze d’italia, capo primo |
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si ed Inglesi, i quali continuamente e dalle loro
pubbliche tribune professano di attendere agli interessi
loro nazionali sopra tutti gli altri, ma che
pur mostrano d’intendere molto bene anche quelli
dell’altre nazioni, e scusano od anzi approvano
ciascuna di promuovere i proprii. Gli uomini di
stato Austriaci professano il medesimo, benché
non da una pubblica tribuna che non hanno; il
professano come possono privatamente; veggono
quant’ogni altro, più forse che ogni altro il non
buono ordinamento della penisola italiana; ma,
ministri dello Stato austriaco, tengono primi i loro
doveri austriaci, e provvedono al mantenimento
della grandezza, della potenza austriaca. E, siamo
giusti se vogliamo essere utili: essi hanno ragione;
può esser questione del modo di adempiere
tal dovere, non, che sia dover loro. Ma insomma
anch’essi, a modo loro, convengono nella
proposizione troppo ribattuta oramai: che l’ordinamento
politico dell’Italia non è buono per
l’Italia.