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12 | delle speranze d’italia |
3. Nè voglio entrare nell’altra trista e lunga enumerazione di quegli impedimenti a’ nostri commercii, alle nostre industrie, alle nostre arti, alle nostre lettere, a tutte le operosità anche private, che vengono dalla dipendenza diretta d’una gran provincia, dalla indiretta de’ principati d’Italia. Non è peggior impegno che volere spiegare a chi non vuole intendere, o a chi intende e non conviene; e chi intende ed è sincero sa molto bene che nelle nazioni come negli uomini non suole esser compiuta operosità, senza compiuta indipendenza. — Non darò dei danni della dipendenza se non un esempio. Il papa è papa, e sarà papa non solamente durante la preponderanza austriaca presente, ma quand’anche questa. s’accrescesse e diventasse usurpazione universale, come furono quelle di Napoleone e di alcuni imperadori del medio evo. Ma finchè dura quella preponderanza, finchè il papa principe italiano è sotto la dipendenza dell’Austria più che di Francia, Spagna, Portogallo o Baviera, grandi potenze cattoliche, e più che d’Inghilterra, di Prussia o d’altre potenze non cattoliche, non è dubbio ohe il papa non può fare il papa così bene, come farebbe se avesse nome ed effettività di principe del tutto indipendente) non è dubbio che non può fare il capo spirituale effettivo della Cattolicità, il capo in