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occasione di questo scritto |
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argomento egli eviti sempre la esagerazione
delle lodi; se le témperi colla virile comparazione
dei biasimi; se virile uomo quanti
altri mai, ei sia sempre virilmente severo,
come quei Dante ed Alfieri da lui meritamente
lodati. Quando il Gioberti fosse
caduto in questi ed altri difetti; essi sarebbero
un nulla rispetto ai meriti. E non dico
de’ letterarii, non della lingua facile e
pura di tutte le pedanterie, non della ammirabile
eloquenza, nè della sapienza; il
merito sommo di lui è l’aver parlato di quel
futuro della patria, di che tanto si parla in
altre patrie, di che tanto si tace nella nostra;
d’averne parlato, egli apertamente,
egli più grandemente e più moderatamente
che nessuno de’ predecessori; ondechè,
contro all’aspettazione forse di alcuni derisori,
ne parlò egli filosofo, in modo molto
più pratico, che non fecero que’ pochi storici
od uomini pratici, i quali toccarono timidamente
il pericoloso assunto. Questo fa
del libro di lui più che un libro, un’azione;
ed un’azione che non può se non giovare
alla patria. Il tema è oramai riaperto. Se-