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2 occasione di questo scritto

lecito dire, esagerato, frammischiò in tutte le sue speculazioni di filosofia non poche considerazioni di storia, ed anche di pratica italiana; e lasciando ora, non il genio, ma la forma filosofica, facendo di ciò che era accessorio nell’altre, assunto principale di una nuova opera sua, ei ci ha dati testò due importantissimi volumi Del Primato morale e civile dell’Italia.

§ 2.° Questo titolo è molto indeterminato. Di qual primato vuol parlare l’Autore? Di quei due che furono tenuti già dall’Italia Romana, e dall’Italia del medio evo tra il secolo xi e il xvi? Ma questi sono noti e conceduti da tutti gli uomini di qualche coltura; nè, spogliati di narrazione e ridotti a discorso, sarebbero stati degno assunto del potentissimo scrittore. — Ovvero, il primato rivendicato sarebb’egli uno presente? Ma questa sarebbe illusione così contraria pur troppo ad ogni fatto, che ninno amor patrio per quanto accecato egli sia non se la può fare; ondechè nemmen questo non sarebbe stato assunto concordante coll’incontrastabile sincerità dell’autore. — Quindi fin