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xxiv | dedica seconda |
esagerazioni, originariamente straniere, riprenderanno elle forze da noi? Allora, oh allora sì, più certamente che mai, i loro nomi saranno giustificati pur troppo, da’ rincrescimenti, da’ patimenti di coloro che patiranno or nell’una or nell’altra delle due male vie. — Quale delle due giustificazioni è più probabile? Se guardiamo al passato, certo l’ultima ed infelice; se al progresso presente, universale ed Italiano, forse la prima e felice. Ma pronta o tarda, felice od infelice, la giustificazione de’ moderati è immanchevole anche in Italia.
Cioè, a coloro, che si sieno assicurati l’attenzione de’ posteri. Perciocchè guai ai poco attesi; meglio era per loro essere dimenticati. Chi non fa nulla ed è dimenticato non ha almeno bisogno di giustificazione; ma chi fa poco ed oscuramente, sia scrittore, uomo di stato, o principe, egli avrebbe bisogno di giustificazioni sovente, e negletto non le suole ottenere. Una grande azione o almeno un grande scritto si vuole aver fatto, o almeno una grande ingiustizia sofferta, per isperare attenzioni e giustificazioni da’ posteri. E voi, Signore ed Amico, vi siete già assicurata tale attenzione co’ vostri lavori filosofici e co’ politici, e principalmente (se mi concediate scegliere tra’ vostri scritti) con quella Teoria del Soprannaturale, di che avete dimostrata la necessità nella filosofia, e