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A

VINCENZO GIOBERTI


Dedica Seconda


Quando voi, Signore ed Amico, mi faceste il favore d’accettar la mia prima dedica, voi mi esprimeste il generoso timore, che il vostro nome «recasse forse pregiudizio nel concetto di alcuni alle pagine mie». Ma uno più grave e più certo io ne previdi loro, dall’aver io mirato a moderazione politica non dissimile dalla vostra. È naturale, immanchevole: non si può camminar diritto in mezzo ad una via accalcata, senza urtare di qua e di là, dalle due parli, a destra ed a sinistra, bianchi e neri. E questa è anzi la bellezza, questa la fortezza della vera moderazione politica: che mentre le parti estreme non si propongono se non un avversario a rimuovere e combattere, la nostra se ne propone due. Noi dunque (se mi concediate continuar a mettere in queste cose il nome mio dopo il vostro) noi non abbiamo raccolto qui,