buone ragioni, che elle furon sempre inutili e
sovente nocive, or s’è aggiunta una terza e più
vergognosa, che elle si sono fatte molto più diffìcili
ad essere esaudite. E così sarà, secondo ogni
probabilità anche per l’avvenire. Parliamo chiaro,
e dando ad ognuno il nome suo. Quando si
tratta di chiamare contro a Germania, s’intende
che si tratta di Francia. Francia fu sempre chiamata
contra Germania, come Germania contra
Francia; e l’una vai l’altra quanto al pericolo di
mettercele sul collo, a vicenda; benchè la vicenda
di Germania sia durata sempre più a lungo
che non quella di Francia. Ma in somma Francia
è quella ch’or ci toccherebbe chiamare; e chiamata
ultimamente, non venne; e se si chiamasse
di nuovo, verrebbe anche meno. Tutto è mutato
rispetto a noi, dalle condizioni civili mutate in
Francia. I re francesi già assoluti, e principi belligeri
d’una belligera nazione, avevan bel gioco
in ispingerla fuor di casa ad imprese di lor ambizioni
od interessi personali o famigliari. Poteva
sì venir in mente a qualche consigliero o cortigiano
di rara rettitudine, il porre innanzi l’interesse
di Francia non concordante con gli interessi
dei Valois o dei Borboni, ma quelli non erano
uditi; e i più degli affollati attorno al trono non
tenean conto se non degli interessi di chi vi sedeva.
Il medesimo e peggio fu sotto a Napoleone.