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capo ottavo 115

buone ragioni, che elle furon sempre inutili e sovente nocive, or s’è aggiunta una terza e più vergognosa, che elle si sono fatte molto più diffìcili ad essere esaudite. E così sarà, secondo ogni probabilità anche per l’avvenire. Parliamo chiaro, e dando ad ognuno il nome suo. Quando si tratta di chiamare contro a Germania, s’intende che si tratta di Francia. Francia fu sempre chiamata contra Germania, come Germania contra Francia; e l’una vai l’altra quanto al pericolo di mettercele sul collo, a vicenda; benchè la vicenda di Germania sia durata sempre più a lungo che non quella di Francia. Ma in somma Francia è quella ch’or ci toccherebbe chiamare; e chiamata ultimamente, non venne; e se si chiamasse di nuovo, verrebbe anche meno. Tutto è mutato rispetto a noi, dalle condizioni civili mutate in Francia. I re francesi già assoluti, e principi belligeri d’una belligera nazione, avevan bel gioco in ispingerla fuor di casa ad imprese di lor ambizioni od interessi personali o famigliari. Poteva sì venir in mente a qualche consigliero o cortigiano di rara rettitudine, il porre innanzi l’interesse di Francia non concordante con gli interessi dei Valois o dei Borboni, ma quelli non erano uditi; e i più degli affollati attorno al trono non tenean conto se non degli interessi di chi vi sedeva. Il medesimo e peggio fu sotto a Napoleone.