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110 DELLE SPERENZE D'ITALIA

tro della persecuzione a dignità tragica, rimangon pur troppo tanto più profferite alle future imitazioni. E questo che è gran pericolo d'ogni impresa d'indipendenza, sarebbe grandissimo poi di qualunque si facesse per congiure e società segrete; le quali per lor natura e lor forme si fanno quasi scuole, o prime prove non solamente di libertà, ma di licenza. E deh fosse vivo uno, di che mi vanto essere stato non meno amico privato che avversario politico! Il quale, duce sincero ed ardito di siffatti convegni, io invocherei volentieri a riattestare “la compagnia empia e malvagia” ch'io gli udii già lamentare. - 2.° La nazione tedesca è per tutte le sue qualità e per tutti i suoi difetti, la più propria che sia a far congiure. È grave, soda, pensierosa, d'ingegno più profondo che vario, più tenace che pronto, più ragionatore che immaginoso; è operosa ma lentissimamente, segreta, confidente, semplice di costumi. All'incontro, che che si dica da molti stranieri a vituperio o da alcuni nostri a vanto, la nazione italiana è la nazione del mondo men capace di congiure; è quella che le fece sempre men bene. Gl'ingegni vi sono pronti e mutabili, forse oltre ad ogni prontezza greca o francese; sono varii, distranetisi ad arti, lettere, scienze materiali o spirituali o miste, tutto a vicenda e talor tutto insieme. E tuttavia l'ingegno v'è men