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arti. E i risultati ultimi e sommarii furono: cessato il grande incomodo dell’Impero romano, grandissima fortuna! cessate le decrepite aristocrazie di Genova e Venezia, pochissimo danno! Genova riunita a Piemonte in uno Stato, irrevocabilmente italiano, gran fortuna anche questa, che sarà ogni dì più sentita! Lucca ed altri territori minori riuniti a’ principati maggiori, fortune simili. Ma Venezia riunita a Lombardia in provincia straniera, più ampia, più compatta, più fortemente tenuta; innegabile ed incompensato peggioramento delle condizioni italiane.

15. E quindi, che fu d’allora in poi? Che è per noi quest’età allora incominciata? Qual nome avrà in Italia questo secolo xix in che inoltriamo? Forse nuovo e peggior Seicento? Secolo indietreggiato a quella o peggior dipendenza, a quella o peggior corruzione? Ovvero all’incontro continuazione del risorgimento del secolo precedente? — Certo, se s’attenda a quella parte tanto cresciuta dello straniero, si pub temere d’esser tornati ad una dipendenza poco minore di quella del Seicento, si posson temere simili conseguenze, di impedimenti, d’inoperosità, d’ozii e vizii servili. Nè mancherebbon pur troppo indizi di tali danni. — Ma forse, a chi attenda meglio, a chi si volga alla parte italiana d’Italia, i timori si volgeranno in isperanze. Quell’essere finalmente liberati i