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capo settimo 87

italiano quel disegno di giugnervi da occidente, che furono così bene illustrati dall’Humboldt; italiano Colombo, che adempiè il disegno; italiano Amerigo, che gli diè nome. Ma memorie, studii, ed uomini proprii furon negletti dall’Italia non più operosa; e così tutto il frutto ne passò a Spagna operosa, e questo fruito trasse seco il primato. E corrottasi Spagna rapidamente fra i rapidi trionfi, il primato passò poi a Francia. Se non che questo passare i primati dall’una all’altra nazione cristiana, ci pare fatto così importante a ciascuna (ed alla nostra principalmente, dopo quello che chiameremmo il magnifico error del Gioberti) che trattandone espressamente altrove, noi il lasciamo qui non più che accennato. — Ad ogni modo, al finir del Seicento, al principio del secolo xviii l’Italia giaceva in condizioni inferiori a quelle di una o due, o quasi tutte le nazioni cristiane. Un caso, una fortuna (uno di que’ fatti che più indipendenti dalle cause umane, sono, anche dagli uomini men credenti, attribuiti alle superiori, e detti così provvidenziali), il finir della schiatta austriaca spagnuola, rimescolò le nazioni cristiane, e le ricondusse, siami lecito dire felicemente per questa volta, in Italia. Una sola provincia, un solo principe si trovò pronto all’occasione; e tanto bastò a determinare un risorgimento d’indipendenza.