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XLVIII.
P
onte Santa Trinita, riedificato dall’Ammarinati negli anni 1566-69. Al di là si vede il Palazzo Spini non ancora restaurato e le contigue case, di proprietà della Cassa di Risparmio, non ancora rimodernate. Più tardi anche il palazzo del Casino dei Nobili, a sinistra, fu alzato d’un piano e le prossime casupole elevate in modo da nascondere gran parte del campanile di S. Trinita.
Disegno a penna, acquerello e biacca, d’E. Burci.