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prefazione 7


vevano arrestarsi o adattarsi girando — come si dice — la difficoltà. Invece, si tirarono delle rette e si diede di cozzo in tutto, quasi che il criterio delle demolizioni fosse affidato a un gagliardo tiro d’artiglieria. II. - Piazza della Signoria nel 1485.1

Quelli, che sfoglieranno questo volume, vedranno solo una piccola parte di ciò che, in più volte, ma specialmente in tre recenti riprese, si è abbattuto. E giudicheranno.

Ho detto in tre riprese principali, perchè le prime demolizioni (dal 1842 al 1845) furono fatte per l’allargamento di via Calzaioli; perchè le seconde, dovute alla febbre transitoria della capitale, presero, tra l’altro, di mira la cinta merlata delle mura (1865-1870) e continuarono sino al 1873 pei Lungarni della Zecca e Serristori e pel Ponte alle Grazie; e le terze (1881-1891) infuriarono su Mercato Vecchio, sul Ghetto e sul pittoresco meandro dei chiassuoli ricchi a dovizia di deliziosi particolari, traversati da serie d’archi alti e bassi, e irti di torri. Chiesette, oratorii, tabernacoli, residenze d’arti e di mestieri.... tutto s’accasciò allora, senza eccezione (e qui fu il male) e senza remissione, sotto l’impeto del piccone e del martello. III. - Piazza della Signoria fra il 1504 e il 1520.2

  1. II. - Piazza della Signoria nel 1485, riprodotta in fondo a un affresco di Domenico Ghirlandaio, che s’ammira nella Cappella Sassetti in S. Trinità, e rappresenta papa Onorio III che approva la regola di S. Francesco. La Loggia dei Lanzi appare senza statue. Nella ringhiera del Palazzo della Signoria, all’angolo smussato del parapetto, sta il vecchio Marzocco. Accennate appena sono le case, abbattute nel 1560 per far posto agli Uffizi, e ben definito l’edificio che sorgeva a destra della Loggia. (Raccolta topografica degli Uffizi. — Fot. dei Fratelli Alinari).
  2. III. - Piazza della Signoria fra il 1504 e il 1520, riprodotta nel fondo d’un quadro di Piero di Cosimo (1462-1521), ritraente un guerriero vestito di corazza e conservato nella Galleria Nazionale di Londra. A sinistra sorge il Palazzo della Signoria coi leoncini sui modiglioni d’angolo, il vecchio Marzocco e il David di Michelangelo sulla ringhiera. Seguono di scorcio S. Piero Scheraggio e le case sostituite dagli Uffizi (1560-1574). Sotto l’arco sinistro della Loggia dei Lanzi non si vede ancora nessuna scoltura. (Raccolta topografica degli Uffizi. — Fotografia Hanfstaengl di Monaco).