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di cennino cennini. 59



Capitolo LXXXIV.

A fare un vestire negro di abito di monaco o di frate, in fresco o in secco.


Se vuoi fare un vestire negro d’abito di frate o di monaco, togli il nero puro, digradandolo di più ragioni, come prima ho detto di sopra, in fresco, in secco, temperato.


Capitolo LXXXV.

Del modo di colorire una montagna in fresco o in secco.


Se vuoi fare montagne in fresco e in secco, fa’ un colore verdaccio, di negro una parte, d’ocria le due parti. Digrada i colori, in fresco, di bianco senza tempera; e in secco, con biacca e con tempera; e dà’ loro quella ragione, che dai a una figura di scuro o di rilievo. E quando hai a fare le montagne, che paiano più a lungi, più fai scuri i tuo’ colori; e quando le fai dimostrare più appresso, fa’ i colori più chiari.1


Capitolo LXXXVI.

Il modo di colorire albori, ed erbe, e verdure, in fresco e in secco.


Se vuoi adornare le dette montagne di boschi d’arbori o d’erbe, metti prima il corpo dell’albero di nero puro, temperato, chè in fresco mal si possono fare; e

  1. Questo passo sembrerebbe o corrotto dagli amanuensi, o un abbaglio del medesimo Cennino, se non sapessimo che i maestri di quell’età poco intendevano della prospettiva aerea, come lo dimostrano l’opere loro nelle quali sono ritratte montagne e paesi. Invertendo l’ordine di quest’ultimo precetto, si poteva rettificare il codice; ma si vuole lasciare nel suo modo, anche perchè possa servire alla storia dell’arte. (T.)