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56 | trattato della pittura |
e digrada i tuoi colori a modo detto; e va’gli sfummando, e commettendoli bene insieme. Poi in secco, nelle estremità, toccherai con lacca pura e temperata.
Capitolo LXXVII.
A colorire un vestire cangiante in verde, in fresco.
Se vuoi fare un vestir d’angelo, cangiante, in fresco, campeggia il vestire di due ragioni incarnazione, più scura e più chiara, e sfummale bene per lo mezzo della figura; poi la parte più scura. Aombra lo scuro con azzurro oltramarino; e la incarnazione più chiara ombra con verde terra, ritoccandolo poi in secco. E nota, che ogni cosa che lavori in fresco vuole essere tratto a fine, e ritoccato in secco con tempera. Biancheggia il detto vestire in fresco, all’usanza che t’ho detto degli altri.
Capitolo LXXVIII.
A colorire un vestire, in fresco, cangiante di cignerognolo.
Se vuoi fare cangiante in fresco, togli bianco sangiovanni e negro, e fa’ un colore di vaio, che si chiama cignerognolo. Campeggialo; biancheggialo qual vuoi di giallorino, e qual di bianco sangiovanni. Da’ gli scuri, o vuoi di nero, o vuoi di biffo, o vuoi di verde scuro.
Capitolo LXXIX.
A colorire un cangiante di lacca, in secco.
Se vuoi fare un cangiante in secco, campeggialo di lacca; biancheggialo d’incarnazione, o vuoi di giallorino; aombra gli scuri, o vuoi di lacca pura, o vuoi di biffo con tempera.