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Pelle. E comincia per alcun luogo a spiccare questa tal colla dalla pietra, tanto che con la mano possa pigliare così fatta pelle, o ver carta. 23. — E fa’ con temperata mano, acciò che questa cotal pelle tu la possi spiccare dalla prieta con salvamento, a modo d’una carta. ivi. — E se questa tale pelle, tu vuoi provarla, innanzi la spicchi dalla prieta, togli olio di linseme ben bollito. 25.
Peluccio. Piccolo pelo. Vedi Velluto.
Peluzzo. Vedi Velluto.
Pendere. Se vuoi che penda in chiaro, l’orpimento vinca; se vuoi che penda in iscuro, l’azzurro vinca. 55. — Vedi Ombrare.
Penna pelosa. «Penna dal lato de’ peli o barbe.» Quando hai fatto così, togli da capo la penna pelosa, e spazza bene il detto carbone. 30.
— temperata. — Alcuna volta puoi disegnare in carta bambagina pur con penna che sia temperata sottile. 13.
Penneggiare. «Tratteggiare, disegnare colla penna.» E disegna con leggier mano, e quivi aombra le pieghe e i visi, come facessi col pennello, o come facessi colla penna che si disegna, a modo si penneggiasse. 122. — E fa’ che il primo disegno si dimostri poco; perchè non mai non si può torre giù: e per tanto fa’ leggermente tanto che fermi il tuo disegno: poi va’ lavorando, si come penneggiassi, perchè il detto non si può fare se non di punta. 172.
Pennelletto. Alcuni maestri sono, che, poichè hanno rilevalo quello che vogliono, dánno una volta o due di gesso, di quello che hanno ingessato la detta ancona, pur di gesso sottile, con pennelletto morbido di setole. 124.
Pennello acuto. Poi togli un pennello di vaio, acuto, e con bianco puro fa’ i bianchi delli occhi, e in su la punta del naso, e un pochettino dalla proda della bocca. Tocca cotali rilievuzzi gentili. 67.
— aguzzo. Poi abbi un pennello aguzzo di vaio, e va’ rifermando bene ogni contorno, naso, occhi, labbri e orecchi, di questo verdaccio. 67.
— grosso. E fanne un pennello grosso, dove vada una libra delle dette setole, e legalo a un’asta grossetta. 65.
— morbido. Togli olio di linseme ben bollito, a modo che t’insegnerò ne’ mordenti; e con pennello morbido ne da’ una volta per tutto. 25.
— mozzetto. E aombrare con pennello fatto di code di vaio, mozzetto e squasi sempre asciutto. 10.
— mozzo. E fanne di quelli che le punte sieno ben gualive di ciascuna setola, che si chiamano pennelli mozzi. 65. — E con pennello di setole mozzo, premuto col dito grosso, e col lungo della man zanca, va’ e comincia a ombrare. 67. — Fa’ che sia calda (la colla) quanto puoi, e con pennello di setola mozzo e morbido nè da’ a cioscuna delle parti. 162.
— pontío, puntío o punzío. E fanne di quelli (pennelli) che le punte sieno ben gualive di ciascuna setole, che si chiamano pennelli mozzi; e di quelli che sieno puntii, d’ogni maniera di grossezza. 65. — Poi piglia un pennello piccolo e pontío di setole con un poco d’ocria senza tempera, liquida