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152 | tavola |
Cardinalesco, agg. di colore rosso. E fatti (l’amatito) un color cardinalesco, o ver pagonazzo, o ver un color di lacca. 42.
Carta bambagina. Ritornando in su ’l diritto del nostro andare, ancor si può disegnare in carta pecorina o bambagina. 10. — Nella carta bambagina puoi disegnare col predetto piombino, senza osso, ed eziandio con osso. 12.
— di cavretto. Quando tu vuo’ tignere carta di cavretto, o veramente foglio di carta bambagina, togli quanto una mezza noce di verdeterra. 16. — Quando tu vuoi tignere la carta di cavretto, convienti prima bagnarla con acqua di fontana o di pozzo. 17.
— lucida. Ancora è una carta che si chiama lucida, la quale ti può essere molto utile per ritrarre una testa o una figura, o una mezza figura, secondo che l’uomo truova di gran maestri. 23. — E per avere bene i contorni o di carta o di tavola, o di muro,.... metti questa carta lucida in su la figura o vero disegno. ivi. — Questa medesima carta lucida di che abbiam detto, si può fare di carta bambagina. 26.
— lucida di colla. Se vuoi fare questa carta lucida per un altro modo, togli una pietra di marmo, o proferitica, ben pulita. Poi abbi colla di pesce e di spicchi che vendono gli speziali. 25.
— pecorina. Ritornando in su ’l diritto del nostro andare, ancor si può disegnare in carta pecorina e bambagina. 10.
— tinta. E questo si chiama disegnare in carta tinta, cioè o in carta pecorina, o in carta bambagina. 15. — Sieno elleno (le carte) tinte; però che in una medesima forma si tinge l’una che l’altra. ivi. — Vero è che ad alcuni piace molto brunire pur su per la carta tinta, cioè che la pietra da brunire la tocchi e cerchi. 17.
Carte. Questo color (il sangue di dragone) alcune volte si adopera in carte, cioè in miniare. 44.
Cartolaio. Togli una carta di cavretto, e dalla a un cartolaio e falla tanto raschiare che poco si tegna, e che la conservi raderla igualmente. 24.
Casamento. Se vuoi fare casamenti, pigliali nel tuo disegno della grandezza che vuoi e batti le fila. 87.
Cassetta. I quali colori sempre vogliono stare in una cassetta ben coverta, col becco sempre in molle e bagnati. 63. — E se non ne truovi (de’ vasellini di stagno) togli degl’invetriati, e mettivi dentro i detti colori macinati: e pongli in una cassetta, che stieno nettamente. 95.
Cassetta, Colori da cassetta. E poi quando hai campeggiata la tua figura col colori propii da cassetta e temperati con un poca di chiara d’uovo, va’ colorendo la figura di parte in parte, si come facessi in su lo ’ngessato propio. 172.
Cassettina. E così lo tieni (il colore) sempre in molle, e ben coperto dalla polvere e d’ogni cattiveria, cioè in una cassettina atta a tenere più vaselli di licori. 36.
Casso. «Busto.» Appresso di questo parleremo del modo del colorire un uomo morto, cioè il viso, il casso, e dove in ciascun luogo mostrasse lo ignudo. 148.