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120 trattato della pittura

rane fuori il sabbione; poi della colla usata da ingessare togli, e incollalo due volte o tre. Poi abbi del gesso grosso macinato con colla, e miscolavi dentro della stoppa battuta, e fa’ che sia sodo a modo di pasta; e di questo gesso va’ ponendo e bozzando, daendoli quella forma o d’uomo o d’animale che abbi a fare o d’uccello, assimigliandolo el più che puoi. Fatto questo, togli del gesso grosso macinato con colla liquido e corsivo a pennello, e sopra questo cimieri ne darai tre o quattro volte a pennello. Poi quando è ben secco, radilo e puliscilo, sì come fai quando lavori in tavola. Poi a quel modo medesimo, come t’ho mostrato a ingessare di gesso sottile in tavola, per quel modo ingessa questo cimieri. Quando è secco, radilo e puliscilo; e poi se bisogna fare occhi di vetro, con gesso da rilevare li commetti e rilieva, se di bisogno è. Poi se ha essere d’oro o d’ariento, metti di bolo, sì come in tavola, e tieni in ogni cosa quel medesimo modo, e così del colorire; vernicandolo a modo usato.


Capitolo CLXX.

Come dèi lavorar cofani o vero forzieri, e il modo di adornarli e colorirli.


Volendo lavorare cofani o vero forzieri, se li vuoi far realmente, ingessali e tieni tutti que’ modi che tieni a lavorare in tavola, di mettere d’oro, di colorire, e di granare, d’adornare, e di vernicare, senza distendermi a dirti di punto in punto.

Se vuoi lavorare altri cofani di men pregio, incollali in prima, e impanna le sfenditure, e così fa’ ancora quelli di sopra: ma questi tu puoi ingessare prima a stecca e a pennello, pur con la cendere bene tamigiata, con