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di cennino cennini. 103



Capitolo CXLIX.

Come dèi colorire un uomo ferito, o ver la ferita.


A fare o ver colorire un uomo fedito, o ver fedita, togli cinabro puro; fa’ che campeggi dove vuoi fare sangue. Abbi poi un poco di lacca fina, temperata bene a modo usato; e va’ per tutto aombrando questo sangue o gocciole o fedite, o come si sia.


Capitolo CL.

In che modo si colorisce un’acqua o un fiume, con pesci o senza, in muro e in tavola.


Quando volessi fare un’acqua, un fiume, o che acqua tu volessi, o con pesce o sanza, in muro o vero in tavola; in muro, togli quel medesimo verdaccio che aombri i visi in su la calcina; fa’ i pesci, aombrando con questo verdaccio pur sempre l’ombre in su’ dossi: avvisandoti ch’e pesci, e generalmente ogni animale irrazionale, vuole avere il suo scuro di sopra e ’l lume di sotto. Poi, quando hai aombrato di verdaccio, biancheggia di sotto di bianco sangiovanni, in muro; e in tavola, con biacca: e va’ facendo sopra i pesci alcuna ombra del medesimo verdaccio, e per tutto ’l campo. E se volessi fare alcuno disvariato pesce, cardalo d’alcune spine d’oro. In secco dare puoi a distesa, per tutto ’l campo, verderame ad olio; e per questo modo ancora in tavola. E se non volessi fare ad olio, togli verdeterra o verde azzurro, e cuopri per tutto ugualmente; ma non tanto, che non traspaia sempre pesci e onde d’acqua; e, se bisogna, le dette onde biancheg-