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di cennino cennini. 71



Capitolo CVIII.

A che modo si adopera la colla di pesce, e come si distempera.


Egli è una colla che si chiama colla di pesce. Questa colla si fa di più ragioni pesce. Questa, mettendosi così el pezzucolo, o vero spicchio, in bocca tanto bisogni, e un poco fregandola a carte di pecora o altre carte, attacca insieme fortissimamente. A struggerla, è buona e perfettissima a incollare liuti, o altre cose gentili di carta o di legname o d’osso. Quando la metti al fuoco, mettivi per ogni spicchio, mezzo migliuolo d’acqua chiara.


Capitolo CIX.

Come si fa la colla di caravella, e come si distempera, e a quante cose è buona.


Egli è una colla che si chiama colla di spicchi, la quale si fa di mozzature di musetti di caravella, peducci, nervi, e molte mozzature di pelli. Questa tal colla si fa di marzo o di gennaio, quando sono quelli grandi freddi o venti; e fassi bollire tanto con acqua chiara, che torna men che per mezzo. Poi la metti ben colata in certi vasi piani, come conche da gialatina o bacini. Lasciala stare una notte. Poi la mattina con coltello la taglia a fette come di pane; mettila in su stuore a seccare a venti, sanza sole; e viene perfetta colla. La quale colla è adoperata da’ dipintori, da’ sellari, da moltissimi maestri, sì come per lo innanzi ti mostrerò. Ed è buona colla da legname e da molte cose: della quale tratteremo compiutamente, a dimostrare in ciò che adoperar si può, e in che modo in gessi, in temperar colori,