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62 | trattato della pittura |
zetto, daine una volta per tutto ’l campo che hai a lavorare; e lascialo asciugare almen per un dì.
Capitolo XCI.
Come tu dèi fare l’olio buono per tempera, e anche per mordenti, bollito con fuoco.
Perchè delle utili cose che a te bisogna sapere sì per mordenti sì per molte cose che s’adovra, ti conviene saper fare quest’olio; imperò togli una libra, o due o tre o quattro, d’olio di semenza di lino, e mettilo in una pignatta nuova; e s’è invetriata, tanto è migliore. Fa’ un fornelletto, e fa’ una buca tonda, che questa pignatta vi stia commessa a punto, che ’l fuoco non possa passare di sopra; perchè ’l fuoco vi anderebbe volentieri, e metteresti a pericolo l’olio, e anche di bruciare la casa. Quando hai fatto il tuo fornello, empiglia un fuoco temperato: chè quanto il farai bollire più adagio, tanto sarà migliore e più perfetto. E fallo bollire per mezzo, e sta bene. Ma per fare mordenti, quando è tornato per mezzo, mettivi per ciascuna libra d’olio un’oncia di vernice liquida, che sia bella e chiara: e questo cotale olio è buono per mordenti.
Capitolo XCII.
Come si fa l’olio buono e perfetto, cotto al sole.
Quando tu hai fatto quest’olio (il quale ancora si cuoce per un altro modo, ed è più perfetto da colorire; ma per mordenti vuol essere pur di fuoco, cioè cotto), abbi il tuo olio di semenza di lino; e di state mettilo in un catino di bronzo o di rame, o in bacino. E quando è il sole lione, tiello al sole; il quale, se vel tieni tanto che torni per mezzo, è perfettissimo da colorire. E