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60 | trattato della pittura |
poi fa’ un grado di foglie di verde scuro, o pur di verde azzurro, chè di verdeterra non è buono; e fa’ che le lavori bene e spesse. Poi fa’ un verde con giallorino, che sia più chiaretto; e fa’ delle foglie meno, cominciando a ridurti a trovare delle cime. Poi tocca i chiarori delle cime pur di giallorino, e vedrai i rilievi degli álbori e delle verdure; ma prima, quando hai campeggiato gli álbori di negro in pie’, e alcuni rami degli alberi, e buttavi su le foglie, e poi i frutti; e sopra le verdure butta alcuni fiori e uselletti.
Capitolo LXXXVII.
Come si de’ colorire i casamenti, in fresco e in secco.
Se vuoi fare casamenti, pigliali nel tuo disegno della grandezza che vuoi, e batti le fila. Poi campeggiali con verdaccio, e con verdeterra, o in fresco o in secco, che sia ben liquido; e qual puoi fare di biffo, qual di cignerognolo, qual di verde, quale in colore berettino, e per lo simile di quel colore tu vuoi. Poi fa’ una riga lunga, diritta e gentile, la quale dall’uno de’ tagli sia smussata, che non s’accosti al muro; chè fregandovi, o andando su col pennello e col colore non t’imbratterà niente; e lavorrai quelle cornicette con gran piacere e diletto; e per lo simile, base, colonne, capitelli, frontispizi, fioroni, civori, e tutta l’arte della mazzonaría, ch’è un bel membro dell’arte nostra, e vuolsi fare con gran diletto. E tieni a mente, che quella medesima ragione che hai nelle figure dei lumi e scuri, così conviene avere in questi, e da’ a’ casamenti per tutti questa ragione: che la cornice che fai nella sommità del casamento, vuol pendere da lato verso lo scuro in giù; la cornice del mezzo del casamento, a mezza la faccia, vuole essere ben pari e