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sori. A me basti il rammentarla, perchè il tesserne le vicende, non è mio scopo: solamente dirò come elevata la famiglia Medicea al principato della Toscana e rientrata in possesso della più gran parte della sua libreria, mentre a questa che componevasi di manoscritti preparava nobil locale, altra biblioteca di libri a stampa e di codici iniziava dentro la reggia, a cui dava nome di Mediceo-palatina. I privati gareggiavano con i principi, e certo non dico cose nuove esponendo come Baccio Valori, i Panciatichi, i Gaddi, i Rinuccini, i Capponi, i Baldovinetti raccogliessero librerie preziosissime per manoscritti e per rarissimi libri stampati; e rammentando tra i collettori il senatore Carlo Strozzi, cito un nome che frequentemente trovasi menzionato con lode dagli scrittori del secolo XVII e del seguente, non solo per la quantità ed il pregio dei documenti che aveva raccolti, ma più ancora per la larghezza piuttosto unica che rara con cui lasciò frugare a chi volle tra le sue carte, e fare di quelle tesoro per i propri studii.