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e vi è pure la edizione fatta da Lodovico e Aderto piemontesi in Milano nel 1478, detta la Nidobeatina: e questa ha il pregio di avere appartenuto a Lodovico Ariosto, il quale l’ha arricchita di postille, degli argomenti a ogni canto, e vi ha lasciata la sua firma a carte 48. Del Decamerone di Giovanni Boccaccio possediamo la rarissima edizione senza data, appellata Deo gratias, del Petrarca il volume stampato da Vendelino da Spira nel 1470. I Commentarli su Virgilio di Servio, editi da Bernardo Cennini nel 1472, il Terenzio pubblicato nell’anno stesso, lo Svetonio stampato in Roma nel 1470, li Scriptores veteres historiae augustae, dati in luce a Milano coi tipi di Filippo da Lavagna nel 1475, sono libri tutti stati in proprietà di messer Agnolo Poliziano e resi più preziosi dalle innumerevoli postille che vi lasciò di sua mano. Non manca il Lattanzio di Roma del 1470; non gli altri libri impressi nelle case dei Massimi; non la rarissima Bibbia ebraica del 1488; non quella di Fust e Schoeffer de Gernsenheym, edita in Magonza nel 1462; non il Missale che stampò