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Linguaggio.


    Odi, Sigfrido, a te fluire i suoni
    della foresta? Parlano gli uccelli.
    Tutto vive e ti dà fraterni appelli.
    Sparvero mostri e dèi, illusïoni.

    L’uom rispondeva e in lui nuove unïoni
    facean le voci. Udivano i fratelli,
    ripetean la parola, che, in suggelli
    incisa, venne a le generazioni.

    Era un suono di vento ed è consenso
    oggi d’umanità. Poche parole
    l’anima nostra chiudono e l’immenso.

    Occupano la terra, come vuole
    l’uomo: e a rapire qualche nuovo senso
    emigran oltre l’orbita del sole.


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