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Tu lavorerai!
Agitavano il suol flore possenti,
fiere devastatrici e stragi immani.
Apparve l’uomo e con le nude mani
pazïente educò messi ed armenti.
Educò l’acque negli arati piani
e il fuoco animator di vita e i venti
sul mare; con le dita intelligenti
regge ora i freni delle forze immani.
Scruta i minimi, distruttori, e vuole
propizia a sè l’opera della morte.
Pur muore, ma inesausta è la sua prole.
E la terra rimuta senza tregua.
Perchè? Silenzio. Passa una coorte
nuova; fatica, interroga, dilegua.
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