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Pan.


    Anch’io cercai svèllermi da la stretta
    delle cose e degli uomini, a la pace
    formidabile, a l’aer freddo che tace
    oltre il vento, oltre i ghiacci, oltre ogni vetta.

    Piccola umana emozïon vivace,
    cui la più torbid’anima è soggetta!
    Sali, e arrancando dietro te s’affretta
    qualche minuta realtà seguace.

    Un murmure, un frullar d’ale improvviso,
    un vagito, una lagrima, un sorriso;
    ecco fuse le note fuggitive

    nel ritmo del tuo cuore, che si sente
    raggio nell’aria, goccia nel torrente,
    linfa in arterie senza fine vive...


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