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In memoria.

Senza speranza d’alcun paradiso
il morituro innanzi ad ogni cosa
della vita passava col sorriso
di chi guarda, vorrebbe ma non osa.

Non osava. Temendo una gelosa
rivale e da la vita già diviso
ascoltava il suo cuore, senza posa
precipitare il suo mortale avviso.

Procedeva tra noi, gladïatori
della vita, già vinto e già scïente,
dissimulando il suo certo destino.

Era di maggio, un lucido mattino.
Rideva ancor del suo riso dolente,
quando fu seppellito sotto i fiori.


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