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III.
Le verginelle vanno a capo chino
piangendo il fiore de’ loro anni lieti,
mentre i giovani cercano inquieti
l’amor lontano ch’hanno sì vicino!
Onde si fa deserto ogni giardino
e gli usignoli tacciono e i poeti;
mentre muoion tra l’erbe i fior segreti
e sfogliansi le rose anzi il mattino...
Sacrilego colui che a l’ugne ladre
delle impure abbandona i giovinetti
e le vergini bianche a l’oro immola:
e spegne l’ineffabile parola
che germina su labbri nuovi e schietti
inizïante la Natura Madre!
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