Pagina:Cena - Homo.djvu/50

Omnis caro fœnum...

I.


    Talor sussulto, mentre mi addormento
    sul seno tuo: mentre mi culla il molle
    respiro, odo il tuo cuore, odo le polle
    del tuo sangue pulsare: e n’ho sgomento.

    Sotto un tessuto come di corolle
    tepide un lavorio profondo sento,
    incessante e sì fragile! Un momento
    di silenzio... e mi assale un terror folle!

    L’anima tua risplende in me: viviamo
    oltre l’ora, per sempre; ed un amplesso
    delle tue braccia risuggella il patto.

    Ma il corpo tuo tu non possiedi. A un tratto
    la morte lo nasconde, e te con esso
    tutta, e la vita mia che per te amo.


— 40 —