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Visione di meriggio.


    Pare la terra ascendere, assorbita
    nella luce. Tra il cuor del sole e il cuore
    della terra, una forma sorge, a fiore
    dell’esistenza e domina la vita.

    Forma di piccoli esseri, che muore
    dopo un giorno, e la cui mente è infinita.
    Forza e bellezza intrecciano le dita
    su le lor coppie e le corona amore.

    E plasmando la terra a loro imagine
    lanciano una dimanda al cielo muto,
    là donde aiuto mai non venne o assenso.

    Morrà la terra: a un urto la compagine
    conflagrerà. L’argilla avrà vissuto.
    Quel che fu, poco; quel che volle, immenso.