Pagina:Cena - Homo.djvu/122

In Aracœli.



    Vi schierate così, sotto la nave
    cristïana, sui plinti alti, o confitte
    inegualmente al suol, colonne invitte
    di un prepotente impero, or fatte schiave.

    Greco scalpello forse da le cave
    d’orïente vi svelse, e pose, ritte
    a l’aria e al sole: or fra le turbe afflitte
    del Galileo v’accascia un’ombra grave...

    Così, gettato il giogo del fratello,
    l’uomo, ch’esalta la Fortuna alterna,
    le campagne di lui, le case gode;

    non senza farsi un Dio, cui volge a lode
    la propria gioia e l’abiezion fraterna:
    e il medesimo altare è per suggello.


— 112 —