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Il Paroco ha il titolo di Rettore. La chiesa, piccola e povera, è dedicata a S. Bartolomroeo Apostolo. Vi sono poi due piccoli Oratorii, uno attiguo alla parrocchiale, e dedicato a S. Giuseppe; l’altro nella villa di Vallaro dedicato a S. Rocco.

Parrocchia, e Chiesa di Re. Ignorasi l’epoca della fondazione di questa parrocchia; reputasi però delle antichissime della Valle, anche per la circostanza di vederla matrice delle parrocchie di Villette, Dissimo, ed Olgia. Secondo il Rettore Bonardo nella sua storia del miracolo, scritta nell’anno 1718, egli sarebbe stato il sessagesimo primo dei Parochi, il che equivarrebbe a dimostrare l’epoca assai remota del primo Paroco. Presentemente la parrocchia di Re comprende i due piccoli comuni di Re, e Folsogno, ed il Paroco ha il titolo di Arciprete conferitogli dal Vescovo Visconti nell’anno 1703. L'antica Chiesa era assai angusta, e dedicata a S. Maurizio martire. Nel 1604 venne edificata la nuova Chiesa avanti l’altare della Beata Vergine del Sangue, per modo che quella serve di coro. Nel 1699 dal benemerito Arciprete Gio. Antonio Ferino da Craveggia si pose la prima pietra della bella torre, e nel 1806 si costrusse la facciata, e l’atrio. La lunghezza della chiesa di Re è di braccia 69; la larghezza di braccia quindici; l’architettura è d’ordine corintio, e composto. Se questa chiesa non è delle più ampie, e delle più belle, è certamente la più celebre, e la più ricca della Valle per l’insigne miracolo, che in essa ebbe luogo l’anno 1494, del quale parleremo altrove, e perchè tuttora si conserva il prezioso sangue in quell’occasione versato da un’effigie della Madre di Dio. Immensa è la quantità di genie dei Cantoni Ticino, e Vallese, delle Valli Canobbina, ed Ossolane, dei Laghi Maggiore, Orta, e Lugano, ed anche di più lontani paesi, che vi concorre in ogni tempo, e specialmente nel giorno