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beneficio ecclesiastico di sufficienti redditi, instituito nel 1742 sotto il titolo di sant'Antonio da Padova da certi Gioanni Giacomo Proli, e Canonico Triponelli già direttore del monte Calvario di Domodossola.
Vicariato, Parrocchia e Chiesa di Malesco. Già si disse che il vicarialo di Malesco venne instituito nell’anno 1706. L’epoca, in cui venne eretta la parrocchia giace nelle tenebre del tempo. Certo egli è però essere una delle più antiche della Valle, e noi abbiamo esaminata una pergamena dell'anno 1343, in cui si fa menzione di un’investitura della chiesa di S. Pietro di Malesco dell’anno 1192. Alla parrocchia di Malesco erano aggregate quelle di Zornasco, e di Finero, come vedremo altrove, ed ha attualmente ancora due Parochi, uno col titolo di Arciprete, l’altro di Rettore, o secondo le moderne innovazioni, di coadiutore titolare. Non vi è però dubbio che questa parrocchia fu un tempo smembrata da quella di S. Maria Maggiore; imperocché nell’istromento di separazione della chiesa di Finero da quella di Malesco fatto il 4 febbraio 1569 fra le altre cose sta scritto: Et quod pariter dictus Curatus ipsorum de Finero in die sabbati sanctii, et sabbati Pentecostes cuiuslibet anni teneatur cum dictis Curatis de Malesco accedere ad Ecclesiam Sanctae Mariae Maioris dictae Vallis Vigletii ad benedictionem Sacri Fontis ibi fiendam, et facta dicta benedictione, teneatur dictus Curatus de Finero accipere de ea aqua, et illam gerere ad dictam Ecclesiam Fineri pro usu baptizandi in dicto loco. La chiesa parrocchiale è dedicata agli Apostoli Ss. Pietro e Paolo, e venne ricostruita nell’anno 1706. Essa è di ordine composito, della lunghezza di braccia quaranta compreso il coro, e della larghezza di braccia 24. Meritevoli di speciale considerazione sono gli altari tutti di marmo, e di ottima architettura, ed il corpo di S. Metrobbio regalalo dalla famiglia Cioja