Parrocchia e Chiesa di Craveggia. Il luogo di Craveggia avendo già una popolazione di oltre mille anime sentiva il bisogno di una parrocchia propria. Essendo già vice parrocchia nel 1553, ottenne nel 1598 una totale separazione da quella di Santa Maria Maggiore della quale era sino allora stata membro, ed un erezione di una parrocchia propria, ed indipendente. Ha un Paroco, con una prebenda delle più ricche di val Vigezzo. La bella chiesa parrocchiale venne riedificata nel 1733 sulle fondamenta d’altra antichissima, e sul disegno del pittore Borgnis che la volle simile a quella di S. Salvatore di Venezia, rinomata produzione del celebre Sansovino.
Essa è composta di tre navate, e lunga braccia settanta sopra trenta di larghezza ed altezza, e nulla lascierebbe a desiderare in punto all’architettura, se non fosse troppo bassa, ed ornata di cornicioni, e capitelli di stile barocco in allora dominante. Questo tempio è dedicato ai Santi Giacomo Apostolo, e Cristoforo martire, ed è ricchissimo in ogni genere di ornamenti, e di arredi sacri. Sopratutto si ammirano i molli dipinti a fresco dei celebri pittori Borgnis, e Peretti; un bel quadro del Marangone, e tredici quadretti sul rame rappresentanti i principali misteri della vita di Gesù Cristo, del Fiammingo Francesco Franc; un sontuoso altare maggiore costrutto dì marmi finissimi a colonne, e statue; un grandioso
organo già appartenente alla soppressa chiesa del Giardino di
Milano; una suppellettile di paramenti e biancherie finissime, e veramente sorprendente; un ostensorio, ed una grande croce d’argento tempestati di pietre preziose, dono il primo dei fratelli Mellerio fu Giovanni gioiellieri della Regina del Francesi già per noi menzionati, e la seconda di Giovanni Antonio Mellerio, pure distinto gioielliere craveggese a Parigi. E per verità mirabile e veramente consolante è l’emulazione felicemente suscitata fra i signori, e le signore di quell’insigne luogo per addobbare la loro chiesa parrocchiale, e noi po-