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secondo le moderne innovazioni, Paroco superiore; questi coadiutore titolare. Questa parrocchia Tiene ora costituita dai laoghi di S. Maria Maggiore, Grana, Buttogno, e Prestinone, aventi in totale una popolazione di mille e cento tredici anime.
La chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore, tutt’ora matrice di quelle di Craveggia, Druogno, Toceno e Vocogna, è senza dubbio la più bella, e la più grandiosa della Valle, ed una delle migliori della Diocesi. Essa venne rifabbricata negli anni 1733 e seguenti, sul disegno, e sotto la direzione del Tubiotti. L’architettura è d’ordine corintio. Costrutta di d’un sol arco assai ardito, ha cento sessanta piedi parigini di lunghezza, sopra ottanta di larghezza, ed altezza; contiene altari, balaustre, gradinate, e pulpito di marmo; un bell’organo, un superbo coro, due oratorii attigui, ed un recinto magnifico. L’abbelliscono numerosi, e pregiati a freschi, che sono lavori dell’esimio pittore Borgnis da Craveggia. Il dipinto del gran vólto rotondo, o cupola di mezzo soprattutto, che rappresenta l’incoronazione della Beata Vergine fatta dalla SS. Trinità al cospetto del Paradiso, ed in cui vi sono perciò più di quattrocento teste di grandezza più che naturale, è assolutamente sorprendente. Questo dipinto fu fatto a spese delle donne del borgo, che ne ricompensarono 1’artista col prodotto di molta tela intessuta col filo ch’esse fecero colle proprie mani. Il recentissimo dipinto della cupola del vestibolo rappresenta l’Assunzione in Cielo di Nostra Donna, ed è per l’armonia e leggierezza delle tinte uno dei migliori che sieno sortiti dal pennello dell’egregio pittore Peretti da Buttogno.
La festa titolare di questo bel tempio è l’Assunzione di M. V., giorno in cui intervengono non solo le popolazioni del Mandamento, ma pure quelle delle adiacenti vallee. In grandissima venerazione si tengono in questa chiesa le reliquie di S. Carlo Borromeo, già feudatario della valle, e rac-